Il contribuente che intende aprire la partita iva con il regime forfettario 2025 deve rivolgersi ad un commercialista esperto per verificare il possesso dei requisiti. Per l’apertura della partita iva con il regime forfettario 2025 è quindi fondamentale consultare un commercialista. Il regime forfettario 2025 è applicabile alle persone fisiche:
- che rispettano i requisiti di accesso al regime;
- che non ricadono in una fattispecie di esclusione/causa ostativa.
Tali condizioni vanno verificate negli anni successivi per la permanenza al regime forfettario 2025.
Il regime forfettario 2025 è riservato:
- ai soggetti che iniziano una nuova attività è applicabile il regime forfettario 2025. Bisogna compilare il modello A9 di attribuzione della partita iva indicando i codice 2 “Regime forfettario 2025”;
- ai soggetti che sono in attività se soddisfano i requisiti. Per tali contribuenti il regime forfettario 2025 è il loro regime contabile naturale al quale possono rinunciare optando per il regime ordinario, con vincolo triennale.
Indice
I requisiti di accesso al forfettario 2025
Le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni applicano il regime forfettario 2025 se:
- nell’anno precedente hanno conseguito ricavi ragguagliati ad anno non superiori a € 85.000;
- nell’anno precedente hanno sostenuto spese di lavoro non superiori a € 20.000 (ragguagliate all’anno).
I ricavi da computare per il regime forfettario 2025 vanno imputati in relazione al regime contabile dell’anno precedente. In generale, si usa il metodo per cassa o per competenza di registrazione. Non rilevano per il regime forfettario 2025 i ricavi per adeguamento ISA applicati nell’anno precedente. In caso di esercizio di più attività, va considerata la somma dei ricavi delle diverse attività. I ricavi per il regime forfettario 2025 vanno ragguagliati all’anno solare, fattispecie che si verifica il primo anno di attività.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per verificare i requisiti di accesso al regime forfettario 2025.
Le fattispecie di esclusione al forfettario 2025
Sono esclusi dal regime forfettario 2025 i soggetti:
- che si avvalgono di regimi speciali iva;
- non residenti;
- che effettuano in via esclusiva o prevalente cessione di immobili;
- che contemporaneamente sono soci di società di persone, collaboratori dell’impresa famigliare, nonché soci di associazioni professionali. Inoltre, che controllano direttamente o indirettamente una srl che svolge attività riconducibile a quella del soggetto al regime forfettario 2025;
- la cui attività di impresa o di lavoro autonomo in regime forfettario 2025 sia esercitata nei confronti dell’attuale datore di lavoro o che lo sia stato nei due anni precedenti. La verifica della prevalenza si effettua considerando quale parametro i ricavi presenti al termine del periodo di imposta. La causa in esame non si applica alle persone fisiche iscritte in albi che contestualmente sono dipendenti di datori di lavoro con più di 250 dipendenti. Inoltre, con contratto di lavoro part time al 40% – 50% e che rispettano le ulteriori condizioni di cui all’art. 17, legge 203/2024;
- che nell’anno precedente hanno percepito redditi da lavoro dipendente, pensione o redditi assimilati superiori a € 30.000. Per verificare l’accesso al regime forfettario 2025 il limite di reddito 2025 è innalzato a € 35.000. La verifica della soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato. Secondo l’agenzia delle entrate per il calcolo all’accesso al regime forfettario 2025 il rapporto deve essere cessato nell’anno precedente.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per verificare le cause di esclusione al regime forfettario 2025.
La partecipazione in società di persone e il forfettario 2025
La causa ostativa al regime forfettario 2025 si verifica se all’1.1 dell’anno di riferimento (il primo anno di applicazione del regime) il soggetto forfettario possiede la partecipazione.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per verificare le cause ostative dovute al possesso di partecipazioni in società di persone per l’adesione al regime forfettario 2025.
La partecipazione in srl e il forfettario 2025
Più articolata è la situazione dei forfettari 2025 con partecipazioni in una SRL. Il possesso della partecipazione risulta ostativa al regime forfettario alla duplice condizione che:
- sussista il controllo della società;
- l’attività economica svolta dalla società sia riconducibile a quella del soggetto forfettario (stessa sezione della tabella ATECO). Inoltre, se il soggetto forfettario effettua cessioni o prestazioni che sono oggetto di deduzione ai fini fiscali da parte della SRL.
I suddetti requisiti devono esistere al termine dell’esercizio. Questo perché solo in tale momento può essere verificata l’esistenza di cessioni o prestazioni nei confronti della SRL.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per verificare le cause ostative dovute al possesso di partecipazioni in società di capitali per l’adesione al regime forfettario 2025.
Apertura partita partita iva forfettario 2025 e iscrizione camera di commercio
Il soggetto che possiede i requisiti deve rivolgersi ad un commercialista esperto per l’apertura della partita iva e per l’iscrizione alla camera di commercio competente .
L’iscrizione alla camera di commercio deve essere contestuale all’apertura della partita iva per i soggetti non iscritti ad albi professionali. L’operazione avviene nel modo seguente:
- utilizzo del programma DIRE per la gestione di un’unica pratica in camera di commercio;
- la scelta del codice Ateco;
- la compilazione attraverso il programma DIRE del modulo AA9/12 dell’agenzia delle entrate;
- la compilazione con il codice 2 del riferimento al regime agevolato;
- il pagamento diritto camerale € 53.
Rivolgiti ad un commercialista abilitato ed esperto per l’apertura della partita iva con il regime forfettario 2025.
Costi e tempi partita iva forfettario 2025
Il costo per iscrizione camera di commercio e apertura partita iva è di circa € 300,00 . Il tempo di evasione dipende dalla velocità di evasione della pratica (varia da 1 a 7 giorni); mentre il rilascio della partita iva avviene entro poche ore.