Imprenditoria femminile
31 Mar, 2025

La Regione Lazio con l’Avviso “Donne e Impresa” sostiene lo sviluppo delle PMI Femminili operanti nel territorio regionale. A tal fine l’Avviso prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento per lo sviluppo di nuove PMI femminili e l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle esistenti, anche mediante l’adozione di soluzioni digitali. Le domande per imprenditoria femminile devono essere presentate a decorrere dal 12 aprile 2025.

Soggetti beneficiari dell’imprenditoria femminile

L’intervento è, quindi, destinato alle imprese che rientrano nei parametri dimensionali di PMI e sono imprese femminili. L’imprenditoria femminile riguarda, pertanto, i seguenti soggetti:

  • la lavoratrice autonoma donna;
  • l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • la società cooperativa, la società di persone o lo studio associato in cui il numero di donne socie o associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

Se appartieni ad una delle categorie inserite nei soggetti beneficiari contattaci per verificare la realizzazione di tale opportunità. Compila il questionario sull’imprenditoria femminile.

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Agevolazione e costi ammissibili

L’agevolazione è, quindi, un contributo a fondo perduto, riconosciuto a titolo di “de minimis” nella misura massima di 100.000 euro per singola PMI femminile e con una percentuale sul totale dei costi ammissibili compresa fra il 30% e il 60%. Il bando imprenditoria femminile, quindi, permette che i progetti debbano includere spese da rendicontare per almeno 30.000 euro, che possono comprendere:

  • investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali;
  • spese per l’adeguamento dei locali adibiti a sede operativa (per un importo massimo pari al 20% degli investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali) ;
  • spese per servizi qualificati e strategici “una tantum” (per un importo massimo pari al 20% degli investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali) .

Sono inoltre riconosciuti automaticamente costi del personale e spese generali calcolati a forfait, in misura complessivamente pari al 20% delle spese da rendicontare. I progetti dedicati all’imprenditoria femminile devono essere conclusi e rendicontati entro 12 mesi dalla loro approvazione.

Erogazione dei fondi dell’imprenditoria femminile

L’erogazione, infine, avviene in un’unica soluzione a fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto.

Tempistiche

Le domande devono essere presentate a decorrere dal 12 aprile 2025 e seguire le linee guida dell’imprenditoria femminile.

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