Il legislatore ha previsto uno sgravio contributivo a favore di datori di lavoro che assumono per sostituire lavoratrici assenti per congedo di maternità ex D.Lgs n 151/2000. L’Assunzione agevolata per la sostituzione di maternità è, quindi, una misura importante per supportare le aziende.
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Indice
La normativa per le assunzioni agevolate in sostituzione di maternità
Il beneficio, pertanto, deriva dall’applicazione delle seguenti normative:
- art 4, commi 3,4 e 5 del Dlgs n 151 del 26 marzo 2001;
- inps messaggio n 4152 del 17 aprile 2014;
- inps messaggio n 1382 del 20 gennaio 2011;
- ministero del lavoro, nota 11604 del 1 settembre 2008;
- ministero del lavoro, nota prot. 391 del 12 aprile 2005;
- inail nota 24 luglio 2001;
- inps, circolare n 136 del 10 luglio 2001;
- inps messaggio n 28 del 14 febbraio 2001;
- inps, circolare 117 del 20 giugno 2000.
Datori di lavoro
Tutti, quelli che, occupando fino a un massimo di 19 dipendenti, assumono a tempo indeterminato o utilizzano in somministrazione a termine nuovi lavoratori per provvedere, quindi, alla sostituzione delle lavoratrici assenti per congedi di maternità.
Assunzioni agevolate in sostituzione di maternità
Il beneficio, pertanto, consiste in una riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro del 50 per cento . Le assunzioni agevolate per sostituzione di maternità offrono un vantaggio significativo per le aziende.
Beneficio delle assunzioni
Il beneficio, quindi, consiste in un esonero contributivo della riduzione del 50 per cento dei contributi a carico del datore di lavoro. In questo modo, l’assunzione agevolata per sostituzione di maternità risulta conveniente per i datori di lavoro.
Durata dei benefici
Fino al compimento di 1 anno di età del figlio di lavoratrice in congedo. Questo periodo è cruciale per le assunzioni agevolate per sostituzione di maternità.
Contratti ammessi
I contratti ammessi all’esonero contributivo sono, pertanto, i seguenti:
- contratto a tempo determinato;
- somministrazione a tempo determinato.
Trattandosi, infine, di contratti a termine per ragioni di sostituzione di altro personale avente diritto alla conservazione del posto di lavoro il datore di lavoro non è tenuto a:
- versare il contributo addizionale del 1,40%;
- rispettare le soglie numeriche.
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