Contenzioso tributario su sanatoria
22 Mar, 2025

L’articolo 2-quater, D.L n 113/2024 ha introdotto la possibilità per i soggetti che hanno che hanno aderito, entro il 12.12.2024 al concordato preventivo biennale, di adottare un regime di ravvedimento (condono) per i periodi di imposta 2018-2022, versando un’imposta sostitutiva delle imposte dei redditi, delle addizionali regionale e dell’irap. Nel contenzioso tributario su sanatoria, gli elementi fondamentali da valutare sono:

  1. La validità del concordato preventivo biennale;
  2. l’adesione al ravvedimento speciale;
  3. la non accertabilità degli anni 2018-2022;
  4. il differimento dei termini di accertamento.

Il contenzioso tributario su sanatoria

Il sistema della sanatoria regge, pertanto, solo se il concordato preventivo biennale non viene considerato decaduto. Il contenzioso tributario può sorgere quindi, se il concordato preventivo decade a causa di un avviso di accertamento relativo al 2023, emesso nei confronti di un aderente alla sanatoria, che accertati ricavi / compensi non dichiarati o l’inesistenza di costi / spese, per un importo superiore al 30%, ovvero risultante da altre violazioni di non lieve entità ex art 22, comma 1, letta a Dlgs 13/2024. Se il concordato preventivo biennale decade la sanatoria non produce i suoi effetti e diventa oggetto di contenzioso tributario su sanatoria.

La copertura fornita dalla sanatoria

La sanatoria protegge, quindi, contro gli accertamenti basati su presunzioni semplici, come previsto dagli articoli 39 del D.P.R. 600/1973 , articolo 54 del D.P.R. 633/1972. Questa copertura rappresenta un significativo vantaggio, riducendo il rischio di future contestazioni fiscali. Gli accertamenti basati su presunzioni semplici sono strumenti che l’Amministrazione Finanziaria utilizza per determinare il reddito imponibile dei contribuenti quando le loro dichiarazioni risultano incomplete, inesatte o non veritiere. Gli accertamenti basati su presunzioni semplici consentono all’Amministrazione Finanziaria di individuare redditi o ricavi non dichiarati utilizzando inferenze logiche basate su elementi concreti e oggettivi provenienti dall’esame della situazione complessiva del contribuente e delle sue capacità contributive. Anche qui, osservare i dettagli del contenzioso tributario su sanatoria è importante.

A titolo esemplificativo le principali tipologie di accertamenti basati su presunzioni semplici:

  • Accertamento analitico-induttivo (art. 39, comma 1, lettera d) del D.P.R. 600/1973);
  • Accertamento fondato su incongruenze tra reddito dichiarato e tenore di vita;
  • Accertamento basato su percentuali di ricarico anomale;
  • Accertamento fondato su omessa fatturazione di corrispettivi;
  • Accertamento basato su differenze inventariali;
  • Accertamento fondato su incongruenze tra acquisti e vendite;
  • Accertamento basato su consumi anomali di materie prime o energia;
  • Accertamento fondato su anomalie nei rapporti con fornitori o clienti;
  • Accertamento basato su redditività inferiore a quella media del settore;
  • Accertamento fondato su incongruenze tra dipendenti dichiarati e volume d’affari;
  • Accertamento basato su omessa o infedele indicazione del valore normale in operazioni con soggetti non residenti.

Restano invece esclusi dal contenzioso tributario su sanatoria le seguenti tipologie di accertamento fiscale:

  • Accertamenti induttivi puri (in caso di gravi irregolarità contabili);
  • Accertamenti derivanti da indagini finanziarie (in caso di gravi irregolarità finanziarie) ;
  • Accertamenti in presenza di reati fiscali.

Differimento dai termini di accertamento

Per i soggetti ISA che aderiscono al CPB 2024 – 2025 e che utilizzano, per una o più annualità dal 2018 al 2021 la sanatoria in esame, i termini di decadenza per l’accertamento ex artt. 43, DPR n. 600/73 e 57, DPR n. 633/72, relativi alle annualità definite, sono prorogati, pertanto, al 31.12.2027. Quindi, nel contenzioso tributario riguardante il ravvedimento speciale, i soggetti ISA osservano i termini prorogati al 31.12.2025. Inoltre, la sanatoria offre supporto ai soggetti coinvolti nel contenzioso tributario su sanatoria, garantendo un po’ di serenità in più.

Il comportamento da seguire per gestire il contenzioso su sanatoria

In caso di accertamento degli anni oggetto della sanatoria il contribuente deve, quindi, comunicare di aver effettuato il ravvedimento con riguardo al periodo di imposta oggetto del controllo nel corso della verifica. I controllori, infine, sono chiamati a verificare l’effettivo versamento di quanto dovuto o il regolare pagamento delle rate. Pertanto laddove emerga la regolarità della procedura, quindi, operano le preclusioni circa la possibilità di procedere alla rettifica delle dichiarazioni previste dalla normativa vigente. Il comportamento da seguire, pertanto, può avere un impatto significativo nel contenzioso tributario su sanatoria, risultando dunque cruciale rispettare ogni passaggio.

Se ha i ricevuto un avviso di accertamento relativo agli anni di imposta oggetto della sanatoria contattaci per una consulenza gratuita, compila il questionario.

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